Agosto 2015
- BY admin
- Blog, Intolleranze e allergie
Quando si parla di ipersensibilità al latte è importante distinguere l’allergia dall’Intolleranza, differenza molto importante per la gestione dei soggetti interessati.
L’allergia al latte vaccino è una risposta immunitaria avversa, specifica, sistemica e riproducibile che si verifica al momento dell’esposizione, del soggetto sensibile, alle componenti proteiche del latte.
Gli allergeni alimentari sono componenti specifici o ingredienti di alimenti o di prodotti alimentari, riconosciuti come estranei dalle cellule del sistema immunitario, provocano l’innesco di specifiche reazioni immunologiche di tipo sistemico e la comparsa di sintomi caratteristici. Gli allergeni alimentari sono generalmente proteine, ma a volte anche apteni chimici. REF 2
L’allergia alle proteine del latte vaccino (CMPA), comunemente indicata come allergia al latte vaccino (CMA), è la più comune nella prima infanzia, con un’incidenza del 2% al 3% nel primo anno di vita. Reazioni d’ipersensibilità al latte vaccino possono comparire anche nei bambini, in fase prescolare. REF 1; 2
Nella maggior parte dei neonati, al di sotto di 1 anno di età, l’anafilassi tipica dell’allergia si manifesta entro 1 ora (reazioni immediate) o dopo 1 ora (reazioni tardive) dall’introduzione di latte vaccino. REF 1
Il più delle volte, nelle reazioni allergiche alle proteine del latte vaccino (CMP), i sintomi si sviluppano in una sequenza definita la “marcia allergica”, la quale prevede la manifestazione a livello della pelle, del tratto respiratorio e del tratto gastrointestinale. REF 1
In base al distretto corporeo coinvolto possiamo distinguere principalmente sintomi associati alla produzione di immunoglobuline E (IgE) come: reazioni cutanee per il 50-70% (dermatite atopica, orticaria, angioedema acuta o cronica); reazioni respiratorie 20-30% (rino-congiuntivite, asma, respiro sibilante, tosse cronica, edema laringeo, otite media secondaria alla rinite allergica) e reazioni gastrointestinali 50-60% (sindrome orale allergica, nausea, vomito, diarrea). Possono comparire anche altri sintomi non Ig-E mediati come eruzioni cutanee, enterocolite allergica, gastroenterite eosinofila, enteropatia transiente, dolore addominale e costipazione. REF 1
In tali casi è desiderabile effettuare delle procedure di eliminazione o challenge di latte controllato prima di passare alla somministrazione di formule più costose. REF 1
Il trattamento nella prima infanzia necessita di un sostituto del latte, da evitare in particolare le proteine del latte di mucca. REF 1
La somministrazione di latte di altri mammiferi (capra e pecora), anche se adeguati per soddisfare le esigenze nutrizionali, non è raccomandata in quanto risultano responsabili di un elevato grado di reattività crociata, con le proteine del latte vaccino, pari all’80%. REF 1; 2
Dubbi sono anche stati evidenziati in merito all’utilizzo del latte di asina in bambini con allergia al latte vaccino. REF 1
La prognosi di allergia al latte vaccino nell’infanzia è buona, in quanto il tasso di remissione è di circa dell’80%- 90%, intorno al terzo anno di vita. REF 1; 2
ALIMENTI DA EVITARE
-Latte vaccino, capra, pecora
-Latte privo o a ridotto contenuto di lattosio
-Panna (fresca da montare, montata e da cucina)
– Besciamelle
-Yogurt (tutti i tipi)
-Tutti i tipi formaggi
-Prodotti dolciari e da forno contenenti derivati del latte
-Omogenizzati contenenti proteine del latte
-Farine lattee per l’infanzia
-Insaccati (prosciutto cotto, salame, mortadella, salsiccia, würstel)
-Alimenti dove in etichetta compaiono le seguenti diciture: “lattosio”, “proteine del latte”, “caseina”, “caseinato di calcio”, “siero di latte”, “lattosio”, “lattoglobulina”.
-Alcuni prodotti dietetici e vitaminici, integratori e pasti sostitutivi
-Alcuni farmaci
-Alcuni cosmetici
BIBLIOGRAFIA
REF 1- Host A et al., “Cow’s milk allergy: where have we come from and where are we going?”, Endocr Metab Immune Disord Drug Targets., 2014 Mar; 14(1):2-8.
REF2 – Vandenplas Y et al., “Treatment of Cow’s Milk Protein Allergy”, Pediatr Gastroenterol Hepatol Nutr., 2014 Mar; 17(1):1-5.